Maldanno
storie che curano
di Flavia Valoppi, Alessio Tessitore, Isabella Micati
regia Valoppi-Tessitore
con Emanuela D’Agostino, Serena Di Gregorio, Zulima Memba, Alessio Tessitore
ideazione scena Arago Design/Officina delle Invenzioni
realizzazione Miriam Di Domenico
costumi Giulia Assetta
foto Roberta Verzella
produzione Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale
Cosa serve per stare meglio? Oltre a medicine, dottori e dottoresse, cosa possiamo fare contro la paura del malanno invisibile? Pillole o una storia da leggere? Una risata o una videochiamata? Un film da rivedere, una canzone da canticchiare, una tela da osservare?
L’Arte può essere una soluzione e la Torre-opera d’arte che si alza al centro della scena, attira l’attenzione del pubblico e dellə quattro protagonistə che presə dalla curiosità la smonteranno, per raccontare ognunə una storia, ognunə un malanno da guarire con le parole.
Quattro storie liberamente ispirate a grandi narratorə, da Rodari alla Nanetti, Tognolini o Piumini che si rincorrono in un tourbillon chiassoso e un po’ clownesco dei quattro personaggi colorati, incalzati da una sirena che segna il tempo del racconto. Quattro storie che raccontano “la cura” attraverso la relazione, i gesti di generosità, l’immateriale che diventa medicina, e si riverbera sul finale dove lə protagonistə attraverso una riflessione ironica e poetica, sui malanni di tutti i tempi, fantasiosi, bizzarri, universali, che coinvolge anche lə bambinə, decideranno di rimettere a posto la Torta delle Storie perché tuttə ne possano assaggiare un pezzo.
All’Aurum di Pescara, un luogo espositivo di singolare valore architettonico (si deve al genio dell’architetto Michelucci con una spendida integrazione di Liberty e di razionalismo) è ispirata la struttura visiva dello spettacolo, creata appositamente a pianta centrale per il piazzale interno dell’Aurum, che ripete la circolarità dell’edificio cosi come le “12 Ceneriere”, opera ceramica di Arago Design/Officina delle Invenzioni e come a sua volta la stessa Torta-Torre in un dialogo di rispecchiamenti in diverse dimensioni.
Dopo il debutto in prima nazionale al Festival Palla al Centro 2021 lo spettacolo non si è mai fermato e viene rappresentato in festival, teatri, scuole in città e paesi preferibilmente in estate e all’aperto.
teatro d’attorə
dai 6 anni
per 60 spettatori









